Curiosità vino rosso

Il vino rosso è conosciuto e apprezzato da secoli. Molti popoli come i romani e i greci ne erano degli ottimi consumatori anche se con abitudini differenti. I greci, ad esempio, preferivano rendere il vino più dolce e lo consumavano dunque, preferendo un altro sapore, i romani invece, in un primo momento lo rendevano più leggero con l’aggiunta di altri elementi. Successivamente cominciarono ad essere introdotte tecniche diversificate di lavorazione che hanno portato alla produzione di molte qualità diverse di vino. In generale, il vino rosso era preferito a quello bianco, forse per la sua struttura e corposità, per il suo sapore più intenso oppure per il grado alcolico maggiormente elevato. Fatto sta che il vino non è mai mancato sulle tavole di questi antichi popoli che addirittura portavano con sé, durante i loro lunghi viaggi di conquista, ... continua

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      prosegui ... , scorte di vino e vitigni da coltivare una volta giunti a destinazione. È proprio in questo modo, ad esempio, che i greci introdussero in Italia molti vitigni provenienti dalla loro terra madre che oggi sono entrati a far parte del patrimonio viticolo italiano.Per capire quanto è stato importante, e lo è tuttora, il vino nella cultura di un popoli basti pensare ad alcuni dei tanti nomi con cui è stato indicato. Il primo tra tutti è “nettare degli Dei” quasi ad includere nel significato di quest’espressione una certa natura divina. Il vino, infatti, aveva il potere di rendere i celebri banchetti greci o romani, estremamente allegri e surreali come se esercitasse appunto un potere sugli uomini, il potere dell’ebbrezza. Sempre rimanendo nel campo del divino, non a caso esso è utilizzato durante la celebrazione dell’eucarestia cristiana come simbolo del sangue e quindi anche in questo caso il vino dimostra come non possa essere concepita semplicemente come una normale bevanda. Se analizziamo l’etimologia della parola, vino deriva dalla parola sanscrita “vena” che significa “amare”, da qui la radice è stata utilizzata da tutte le altre lingue fino a creare per ognuna una parola che si riferisse, appunto, al vino. Dall’etimologia della parola notiamo come il vino sia da sempre legato alla sfera dell’erotismo e dell’amore. Probabilmente già negli anni addietro se ne erano accorti, ma oggi è una certezza. Da una ricerca condotta da un’ università italiana e pubblicata sulla rivista internazionale di medicina, risulta che due o più bicchieri di vino rosso stimolano la passione della donna perché in esso sono contenute delle sostanze che aumentando l’afflusso di sangue fanno accrescere il desiderio.Una delle credenze più diffuse in merito al vino rosso sarebbe il suo potere di allungare la vita a chi ne fa un abituale uso. I romani erano fortemente sicuri di questa cosa tanto che lo bevevano abitualmente quasi come se fosse una vera e propria medicina. Quella che fino a poco tempo fa era solo una piacevole leggenda oggi ha avuto conferma scientifica. La scienza, infatti, è sempre stata attratta dal fatto che il vino possa incidere nella qualità di vita o meglio di salute di chi ne fa uso. Ebbene, pochi anni fa è arrivata la conferma dopo anni di attenti studi e analisi. In realtà vari studi sono stati fatti a questo proposito, tra i più recenti e i più accurati figura quello condotto dall’università di Harvard, pubblicato sul giornale scientifico “Nature” . secondo questa ricerca, il vino rosso conterrebbe delle molecole chiamate Resveratrol che agisce sulla cellula prolungandone la vita addirittura fino all’ottanta percento. I ricercatori che si sono dedicati a questo studio stanno cercando di poter estendere i risultato ad organismi pluricellulari. Un’altra ricerca effettuata in Olanda su un campione di circa 1500 persone, ha dimostrati che chi beve quotidianamente vino, sia esso bianco che rosso, vive più a lungo di chi non ne beve affatto. Per la precisione occorrerebbe bere quotidianamente almeno mezzo bicchiere di vino per allontanare dal proprio organismo pericoli di malattie cardiovascolari, ictus eccetera. L’uso abituale di vino aumenterebbe dunque di almeno cinque anni la vita di ognuno.

      Il vino rosso sembrerebbe anche in grado di intervenire beneficamente sui chili di troppo. Anche in questo caso è una ricerca americana che ha svolto accurati studi in proposito. Su un campione di donne di media età, è stato osservato il loro peso per un periodo stabilito. Alla fine di tale periodo, i risultati hanno dimostrato che le donne che assumono alcool, anche se in quantità moderata, che non sia vino, sono ingrassate, donne astemie, ovvero che non assumono alcun tipo di alcolico hanno ugualmente visto aumentare il loro peso, mentre le donne che assumono uno o due bicchieri di vino rosso al giorno hanno, addirittura, perso peso. Ciò è possibile perché nei soggetti che bevono generalmente vino, il fegato “ha imparato” a scomporre diversamente l’alcool senza trasformarlo in grasso come avviene, invece, per gli atri alimenti. Bere vino durante la dieta dimagrante non è allora così dannoso. L’importante è non eccedere nelle quantità.