Vino rosso sardo
Un’ isola affascinante, selvaggia e antichissima. Una terra dalle grandi tradizioni, forse per la sua posizione geografica alquanto isolata, al centro del Mediterraneo, la Sardegna ha mantenuto intatte le sue origini e la sua cultura. La regione presenta probabilmente una delle più grandi produzioni vinicole dell’Italia. Da sempre, quella che è la seconda isola più grande del belpaese, ha dimostrato di avere una grande esperienza nella produzione di ottimi vini, e questa si è tradotta in una gamma davvero differenziata di prodotti vinicoli. Il retaggio culturale della Sardegna è davvero molto ampio e eterogeneo.
Fin dalle epoche più antiche è stata “preda" di diversi popoli che ne hanno fatto una delle loro più importanti colonie. Ogni popolo stanziatosi sull’isola è rimasto affascinato dalla grande predisposizione di questa terra alla viticoltura a cui hanno progressivamente dato grande impulso. Il primi ad arrivare in Sardegna furono i fenici e furono proprio loro che iniziarono i sardi alla produzione di vino insegnando loro molte tecniche che rimasero inalterate fino all’arrivo dei romani. Questi ultimi come sempre,
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prosegui ... , diedero una scossa notevole alla viticoltura della regione migliorando molti processi di lavorazione e dando vita a nuove combinazioni di uve. Con le invasioni barbariche le attività legate alla produzione di vino si arrestare temporaneamente per poi risorgere con i bizantini, anch’essi arrivati sull’isola. Questo popolo oltre al merito di risollevare la viticoltura sarda introdusse un nuovo importante vitigni che non si trovava naturalmente in regione, si tratta della Malvasia. Per quanto riguarda i vitigni importati da altre terre, anche gli spagnoli esportarono alcuni vitigni provenienti dalla madrepatria ma oggi gli stessi vitigni possono essere considerati autoctoni, tra questi il Cannonau, Girò, Bovale e Vermentino. Oggi i vini sardi sono considerati tra i vini più prestigiosi della penisola. Il mercato di questi prodotti non ha una dimensioni prettamente locali, ma anzi si estende fino ai confini nazionali per poi attraversarli e imporsi soprattutto all’estero.
La Sardegna eccelle soprattutto nella produzione di vini rossi che rappresentano la maggioranza dei prodotti vinicoli prodotti annualmente. Non è un caso, infatti, che l’unico vino ad aver ottenuto il marchio DOCG è proprio un rosso, il Vermentino di Gallura. Per quanto riguarda i vini a marchio DOC se ne contano attualmente circa 19. I vitigni più diffusi della regione sono soprattutto autoctoni. La regione presenta infatti il maggior numero di vitigni che hanno trovato nelle terre ostiche e complesse dell’isola le condizioni fondamentale per crescere e prolificare. Molti di questi non sono presenti in altri luoghi proprio perché è assente quell’habitat specifico che solo la Sardegna possiede. Con un patrimonio di questo genere, non si poteva e può, che puntare sulla specificità locale. I produttori e i responsabili delle politiche agricole della regione, infatti, hanno valutato questo fattore come una grande risorsa e hanno provveduto a valorizzare soprattutto i vitigni autoctoni in modo da far nascere da queste speciali uve dei vini originali e irreplicabili. I maggiori vitigni autoctoni della regione sono, dunque, il Bovaleddu nato probabilmente da “una costola” del Bovale di Spagna, il Cannonau da cui si ottiene il prestigiosissimo omonimo vino, il Monica, Caddiu, il Cagnulari anch’esso probabilmente deriva da una specie spagnola e il Caricagiola a cui qualcuno attribuisce una provenienza corsa. L’elenco appena presentato si riferisce ai vitigni autoctoni a bacca rossa, quelli a bacca bianca sono invece l’ Albaranzeuli Bianco, l’Arvesiniadu, il Nasco, il Nuragus, il Retagliado, il Semidano e il Vernaccia di Oristano.
Tra i vini rossi più apprezzati della regione come non citare l’unica DOCG della regione, ovvero il Vermentino di Gallura un vino bianco di alta qualità che porta avanti il nome della Sardegna nel mondo. Ma di altrettanta importanza sono i vini rossi DOC che sono, senza dubbio, le specialità dell’isola. Tra essi ricordiamo il Cannonau, l’Alghero Rosso, il Monica di Cagliari, il Carignano di Sardegna, il Campidano di Terralba, il Mandrolisai rosso e il Girò di Cagliari. Si tratta di vini speciali e soprattutto di prodotti tipicamente sardi che possono essere gustati soltanto se provenienti dall’isola. Il Cannonau è un vino nato dall’omonimo vitigno. L’origine di queste uve sono probabilmente spagnole dati i nomi granacha, granaxa aragonese ed altri ancora. La produzione di questo rosso avviene nella zona di Nuoro e nei pressi del Gernnagentu. Si tratta di uve che crescono soprattutto in luoghi caldi ed infatti oltre alla Sardegna, negli ultimi anni i vitigni Cannonau sono stati inseriti anche nelle aree viticole della California e dell’Australia. Il vino ottenuto dalla spremitura di queste uve è caratterizzato da un elevato tasso alcolico che è la caratteristica più importante di questa DOC. Il Cannonau è probabilmente il vino più pregiato della regione ma il corredo enologico dell’isola è davvero sorprendente. Per questo vale davvero la pena sperimentare!
Tra i vini rossi più apprezzati della regione come non citare l’unica DOCG della regione, ovvero il Vermentino di Gallura un vino bianco di alta qualità che porta avanti il nome della Sardegna nel mondo. Ma di altrettanta importanza sono i vini rossi DOC che sono, senza dubbio, le specialità dell’isola. Tra essi ricordiamo il Cannonau, l’Alghero Rosso, il Monica di Cagliari, il Carignano di Sardegna, il Campidano di Terralba, il Mandrolisai rosso e il Girò di Cagliari. Si tratta di vini speciali e soprattutto di prodotti tipicamente sardi che possono essere gustati soltanto se provenienti dall’isola. Il Cannonau è un vino nato dall’omonimo vitigno. L’origine di queste uve sono probabilmente spagnole dati i nomi granacha, granaxa aragonese ed altri ancora. La produzione di questo rosso avviene nella zona di Nuoro e nei pressi del Gernnagentu. Si tratta di uve che crescono soprattutto in luoghi caldi ed infatti oltre alla Sardegna, negli ultimi anni i vitigni Cannonau sono stati inseriti anche nelle aree viticole della California e dell’Australia. Il vino ottenuto dalla spremitura di queste uve è caratterizzato da un elevato tasso alcolico che è la caratteristica più importante di questa DOC. Il Cannonau è probabilmente il vino più pregiato della regione ma il corredo enologico dell’isola è davvero sorprendente. Per questo vale davvero la pena sperimentare!
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Questa denominazione, a differenza del Monica di Cagliari che ha carattere locale del capoluogo, è autorizzata in tutta
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