Servire correttamente a tavola

Un potete conciliante senza eguali

Quando si parla del vino e dell’enogastronomia in genere, sono diversi gli errori che è possibile commettere. Se la maggior parte di essi è legata senza dubbio all’ignoranza delle regole, dei metodi di produzione e delle giuste modalità di servizio, ci sono altri tipi di errori, che a ben vedere sono timori e paure. Una paura diffusa è per esempio quella di godere pienamente delle caratteristiche del vino. Una buona bottiglia può significare tante cose: va intesa come un prodotto di qualità, come un momento di relax solitario, come addirittura lo sfogo perfetto per chi è appassionato di vini buoni, ma soprattutto, la bottiglia di vino ha un potere conciliante che a ben vedere non ha eguali. Non c’è nulla di meglio che una bella cena in compagnia, animata da una o più bottiglie di vino. E’ fondamentale bere con moderazione, non ci stancheremo mai di ripeterlo, ma in questa sede vogliamo fare anche chiarezza sull’importanza di servire correttamente a tavola.
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Servire correttamente a tavola

Innanzitutto, sgombriamo il campo da una diceria che più falsa non si può: bere durante un unico pasto diverse tipologie di vini fa male. E’ senza ombra di dubbio una delle frasi più inesatte che si possano pronunciare a proposito del vino. Ciò che fa male è bere vino di pessima qualità, oppure berne in quantità eccessive. Sono queste le uniche condizioni che possono arrecare danni all’organismo. Di pari passo con le portate del menu, i vini vanno serviti in progressione: dal più leggero al più corposo, dal più giovane al più invecchiato, dal più secco al più dolce, dal meno profumato al più aromatico. Del resto, sono piccole ma importanti attenzioni che è facile riscontrare se si va in ristorante.

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La giusta temperatura

Andando nello specifico, è altrettanto importante sottolineare il fatto che per dare il meglio di sé, il vino va servito alla temperatura giusta. I vini rossi vanno è fondamentale servirli a temperatura ambiente, ma anche in questo caso è necessario apportare delle annotazioni. Onde evitare incomprensioni, la cosa migliore da fare è servire i vini rossi, specie se particolarmente invecchiati, ad una temperatura compresa tra i 14 e i 18 gradi centigradi. Lo stesso discorso vale per i vini passiti e liquorosi, contraddistinti da una gradazione alcolica notevole, mentre i vini bianchi vanno generalmente serviti freschi o freddi. Durante la stagione estiva, una buona bottiglia di bianco può anche essere servita a 2-4 gradi. Particolarmente adatti alle temperature più basse sono gli spumanti, da servire in secchiello ghiacciato, e da versare in flute preferibilmente fredde.



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