Grechetto
Il Grechetto, detto a volte
Greghetto è un vitigno a bacca bianca forse originario della Grecia, come lascia immaginare il suo nome, comunque molto coltivato nell'Italia centrale e in particolare in Umbria. La sua collocazione originaria è comunque sia del bacino di Levante. Lo si trova anche in Toscana, nel Lazio e nelle Marche. La sua probabile importazione è da ritenersi ad opera dei coloni Greci, che a partire dal VII secolo a.C. portarono la loro civiltà in Italia, e con essa numerose uve elleniche. Un'altra ipotesi vede invece l'origine del nome da attribuire al periodo medioevale che voleva in questo modo sottolineare le sue somiglianze con i vini ellenici. Ma la prima ipotesi sembra essere la più probabile. Oramai viene comunque indicata come uva umbra a tutti gli effetti, ed è in questa regione che trova le estensioni maggiori. Qui il Grechetto viene distinto in due sottovarietà, il Grechetto di Orvieto e il Grechetto di Todi, considerato piu pregiato e simile alla Ribolla Riminese e al Pignoletto, stando alle ultime analisi del DNA. Allo stesso tempo queste analisi hanno rivelato sospetti di parentela tra il Greco di Tufo e il Grechetto di Orvieto, che rappresenta oramai il vigneto denominato Grechetto. Altri sinonimi sono Greco Bianco di Perugia, Grechetto Nostrale, Occhietto, Pulcinculo Bianco, e almeno altre dieci definizioni.
Il Grechetto si presenta quindi con grappoli a forma cilindrica di media grandezza, molto spesso alati e di densità compatta. I chicchi hanno forme ovali e dimensioni medie, con bucce molto fini ma coriacee e molto pruinose. I fiori compaiono presto, mentre la maturazione dei chicchi invece è tardiva, e la vendemmia viene svolta alla fine di settembre fino ad ottobre. Il vitigno è molto vigoroso e adattabile a qualsiasi condizione. Le rese sono alte ma non regolari, specialmente nella varietà di Orvieto. Resiste al freddo e alle malattie. Il sottotipo di Todi si presta bene all'appassimento per la produzione di vini bianchi.
Il Grechetto può essere vinificato in purezza per realizzare ottimi vini, anche in versione dolce, ma puo contribuire anche a preziosi assemblaggi, con il classico Trebbiano Toscano molto usato nel centro Italia, o le locali Trebbiano Spoletino, Verdello e Canaiolo Bianco. Un grande assemblaggio invece viene realizzato con lo Chardonnay per vini molto famosi e rinomati. In purezza i vini del Grechetto forniscono colori paglierino con sfumature verdognole per i vini giovani, e dorato in quelli che vengono affinati in legno e per molto tempo. Il Grechetto ha infatti buone possibilità di invecchiare migliorando i suoi aromi. Al naso la profumazione è generalmente quella della frutta secca come la nocciola o la mandola amara, seguite da frutta bianca matura, pesca e pera in primis. Anche la frutta tropicale può rientrare nella gamma olfattiva, sfumata da ottimi aromi floreali al biancospino, all'acacia e al sambuco. Altra nota caratteristica del Grechetto è la buona mineralità, che bilancia spesso i sentori del legno come la vaniglia. Il palato si presenta ampio, sempre di fresca acidità e anche sapido quando il vitigno viene coltivato nelle zona di tufo dell'Umbria. Il corpo è pieno, ben dotato, con persistenti e lunghi aromi. Vengono prodotti con il Grechetto anche spumanti e Vin Santo. Caratteristico inoltre è il Muffato, un classico dell'Umbria e di questo vitigno. Questa ampia produzione consente abbinamenti ricchi e deliziosi con le zuppe di pesce, o le paste ai frutti di mare, ma anche con i risotti sia vegetali che di mare, o i pesci saporiti. Bene anche con le carni bianche o le paste in bianco con condimenti ricchi quali il cinghiale o le norcine. Ottimo da associare alle minestre, o ai formaggi morbido. Paté di fegato, formaggi stagionati e dolci secchi invece per i Muffati. Fa parte di numerosissime denominazioni di origine, come l'Assisi DOC, il Colli Martani, il Colli Amerini, il Colli Perugini, l'Orvieto e il Montefalco, il Colli del Trasimeno e il Torgiano in Umbria. Presente anche nelle denominazioni toscane Colline Lucchesi, Pitigliano, Valdichiama, Cortona e Vin Santo di Montepulciano, e in qualche misura nelle denominazioni delle Marche.
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Tra i migliori Grechetto il Villa Monticelli IGT di Barberani, in purezza per dei fantastici profumi di maracuja, talco e magnolia. Ottima complessità gustativa, con un finale tutto al burro di nocciole che lo abbina perfettamente con la frittata al tartufo.
Di ottima fattura anche il DOC Colli Martani Grechetto Vigna Tonda di Antonelli San Marco, dorato e delicato con magnolia, ginestra e burro fuso a comporre la gamma olfattiva. Al palato è cremoso, molto equilibrato, per il coniglio alle erbe aromatiche.
Gran pregio anche per il Colli Trasimeno Grechetto Nuricante DOC di Duca della Corgna, che al naso rivela subito splendidi profumi di arance in confettura, acacia, mango e vaniglia. Ottima densità fresca al palato, che si avvale anche di sapidità e morbidezza fruttata. Perfetto con la tinca ripiena cucinata al forno.
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