Vino bianco lazio

Una regione ricca di storia, un territorio vario e diversificato, un clima favorevole e un popolo attivo hanno fatto del Lazio una delle regioni d’Italia più importante dal punto di vista della coltivazione di vitigni e della produzione di vini. Qui nascono alcuni tra i migliori vini bianchi del belpaese ma anche tanti vini rossi, molti dei quali si fregiano del marchio DOC. Il Lazio vanta una delle tradizione enologiche più antiche considerando che la storia di questa regione ha coinciso a lungo con la grandezza della città di Roma. Durante l’epoca dell’impero romano, il susseguirsi dei tanti imperatori hanno dato sempre un nuovo impulso all’attività di coltivazione e produzione di viti e vini e ciò ha dato la possibilità a questa regione di crescere negli anni, con periodi di alti e bassi, ma sempre con l’intento di mantenere intatta la tradizione enologica della regione. Il Lazio presenta un territorio occupato soprattutto da colline, ... continua

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    • Bellone

      bellone Il Bellone è un vitigno bianco autoctono laziale, molto usto nella regione e in particolare intorno
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      prosegui ... , i famosi colli laziali e da rilievi montuosi, per poi diventare più pianeggiante sulla costa, caratterizzata da spiagge molte estese e sabbiose ad eccezione della zone del Circeo. Il clima temperato sulle coste per divenire via via più rigido sulle colline fino all’Appennino, associato ad un territorio di così variegata composizione sono il luogo ideale per la fioritura dei vitigni già dall’epoca romana.

      Se volessimo immaginare un itinerario vinicolo nella regione laziale si potrebbe partire dalla zona dei colli, a partire dai Colli Albani e i Colli Lanuvini, continuando con l’area di Velletri, Casanese, Gezzano, Zagarolo, Frascati. Tutte queste aree sono collocate approssimativamente al centro della regione tra Roma, Latina e Frosinone. Sulla costa che si estende tra Roma e Viterbo è possibile individuare un’altra importante area vinicola dove si produce il Cerveri DOC. Si può concludere questo viaggio alla scoperta delle area enologiche più importanti del Lazio nella zona del viterbese dove si trovano i marchi Orvieto DOC, Est! Est!! Est!!! Montefiascone DOC e il Vignarello DOC.

      Una delle maggiori aree specializzate nella coltivazione di vigneti è quella dei Colli Albani a cui corrisponde l’omonima denominazione DOC: “Colli Albani DOC”. Secondo il disciplinare, i vini che rientrano all’interno di questa etichetta devono essere compresi nell’area che interessa le province di Albano, Ariccia e parte dei comuni di Pomezia, Castelgandolfo, Lanuvio e Ardea. I vini Colli Albani DOC devono avere, così come tutti i vini a denominazione controllata, una composizione ampelografica precisa. In questo caso i vini prodotti in quest’area sono ottenuti dall’impiego di differenti vitigni con un dosaggio imposto e controllato dal disciplinare. Si tratta di circa il’60% di Malvasia bianca di Candia e il restante 40% rappresentato da uno dei vitigni Trebbiano Toscano, Romagnolo, Giallo e di Soave e Malvasia Puntinata oppure congiuntamente. I vini Colli Albani DOC possono essere prodotti nelle varianti di Secco, Amabile, Abboccato, Novello, Dolce, Superiore e Spumante. Una volta versati in un calice di vetro potremo osservarne il colore giallo paglierino più o meno carico, il profumo estremamente delicato subito balza al naso per gustarne, una volta assaggiato, il sapore caratteristico e fruttato. Il vini Colli Albani possono essere gustati abbastanza giovani, non hanno bisogno di troppo tempo di maturazione. Sono estremamente indicati se serviti con sughi di carni bianche come pollo, coniglio e agnello, pesci di lago e salumi molto stagionati. Crostacei e frutti di mare possono essere, invece, accompagnati dalla tipologia spumante. In una zona compresa tra i Colli Albani si producono i vini “Castelli Romani DOC”, ultima qualità, in ordine di tempo, ad aver ottenuto la denominazione d’origine controllata. Sotto tale denominazione si producono vini bianchi, rossi e rosati.

      Nei colli Lanuvini nascono i “Vini dei Colli Lanuvini DOC”. L’area dei colli si estende dalle città di Genzano a quella di Lavunio. Già durante l’epoca dell’Antica Roma quest’area era famosa per l’alto numero di vigneti presenti e per il vino che ne derivava tanto che ne parlarono Orazio e Lucio Giunio Moderato Columella. Nel passato, in quest’area erano presenti dei vulcani, oggi spenti, ciò implica un’alta percentuale di potassio nel terreno che fa si che i vini di questa zona siano davvero unici. I Vini dei Colli Lanuvini DOC si ottengono dalla spremitura di uve Malvasia Puntinata e Bianca con l’aggiunta di Trebbiano toscano, verde e giallo e Bellone e Bonvino in minima parte. Questi vini sono caratterizzati da un colore giallo paglierino che può presentarsi molto carico o più tenue, profumo estremamente vinoso e sapore secco o amabile, corposo e armonico. Per esaltare al massimo il suo potenziale può essere bevuto su piatti di pesce, uova, carciofi e verdura.

      Nella zona della DOC Velletri che si estende nei territori di Velletri, Lariano e Cisterna, vengono prodotti soprattutto vini bianchi denominato per l’appunto Velletri DOC, anche se in alcune annate si possono gustare degli ottimi rossi. Già Plinio il Vecchio parlava dell’estrema produttività di quest’area che per lungo tempo ha rappresentato circa il cinquanta per cento della produzione di vino laziale. Molto probabilmente la tecnica di allevamento caratterizzato, ovvero vite al alto fusto che si alterna a quella a basso fusto, proviene dagli etruschi. I vini Velletri DOC nascono da una miscela di uve provenienti dai vitigni maggiormente diffusi ne territorio laziale ovvero Malvasia bianca e Puntinata, Trebbiano toscano, verde e giallo ed altri vitigni autorizzati dal disciplinare. In una terra vulcanica non poteva che nascere un vino speciale dalle proprietà organolettiche rare. Il colore è di un giallo paglierino intenso o meno, profumo fruttato e delicato e un sapore che può essere secco, dolce o amabile. Esiste anche la variante di Velletri Rosso DOC e Spumante DOC.

      Nella zona intorno alle colline del Frosinese si sviluppa l’area del Casanese dove possiamo trovare due specialità tipiche del posto il Casanese del piglio DOGC e il Casanese di Affile DOC. Il Casanese del piglio è la prima DOCG del Lazio, è un vino rosso. Esso è prodotto nella versione di amabile, dolce, frizzante e Spumante. Il Casanese di Affile DOC invece, viene prodotto nel comune di Affile appunto. Anche questo è un vino rosso di grande carattere.

      Il vino Frascati DOC viene prodotto nella zona dei comuni di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone e alcuni comuni di Roma. Si tratta forse del vino più conosciuto del Lazio, un vino che ha varcato non solo i confini della propria regione, ma anche quelli dell’Italia, tanto che lo troviamo in molte carte dei vini internazionali. Anche quello del Frascati è un territorio che conserva tutte le proprietà di un terreno vulcanico per l’antica presenza di alcuni vulcani ormai spenti da secoli. Il clima estremamente caldo e favorevole consente alle uve di maturare in maniera lenta durante i mesi di settembre e ottobre. Il Frascati viene prodotto nella versione di secco, Amabile, Dolce, Abboccato, Cannellino o Spumante. Esso nasce dalla spremitura di uve provenienti dai vitigni di Malvasia Bianca di Candia e Trebbiano Toscano a cui possono essere abbinate uve del Greco e del Malvasia del Lazio. Dalla lavorazione di uva passite, invece si ottiene un ottimo Frascati Dolce. Il bianco di Frascati DOC ha un colore giallo paglierino dalle variazioni più o meno cariche, è contraddistinti da un profumo vinoso e delicato e ha un sapore secco o dolce. Può estasiare i palati se accompagna piatti a base di pesce, carni bianche e verdure. Lo spumante si sposa egregiamente con i frutti di mare, mentre le versioni dell’Abboccato e del Cannellino vengono generalmente serviti con dolci e torte.

      Un altro importante vino della tradizione laziale, che affonda le sue origini in tempi davvero remoti è l’ Est! Est!! Est!!! Montefiascone. Dietro il nome di questo vino vi è un’antica leggenda secondo la quale nell’anno 1111 il vescovo Johannes Defuk era con Enrico V di Germania in viaggio verso Roma in quanto quest’ultimo doveva essere incoronato imperatore dal papa Pasquale II. Essendo un grande appassionato di vini, il vescovo era solito assaggiare tutte le qualità tipiche dei posti in cui andava e a Roma andò alla ricerca dei migliori vini locali. Un suo servitore, aveva l’obbligo di indicare al vescovo il luogo in cui poter gustare del buon vino. Ciò avveniva scrivendo sulle porte delle cantine " Est". Quando l’uomo assaggiò il vino che veniva prodotto a Monfalcone, lo reputò così gustoso e di qualità così elevata che scrisse più volte “Est”. Il vescovo a sua volta trovò il vino eccezionale tanto da stabilirsi nel paese di produzione per qualche tempo e dove ritorno in seguito fino alla sua morte. Anche la morte del vescovo è velato da una leggenda. Si racconta che l’uomo di chiesa, sia, addirittura, morto per la quantità esagerata di vino che aveva bevuto. Al di là di ogni leggenda, l’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone DOC viene prodotto nello specifico nei comuni di Montefiascone, Bolsena e altri piccoli centri in provincia di Viterbo. Esso nasce dalla combinazione di uve Trebbiano Toscano, Malvasia Bianca Toscana e Trebbiano giallo. Alla vista L’Est ha un colore giallo paglierino, un profumo vinoso e delicato e un gusto armonico e asciutto. È consigliabile abbinarlo con sughi a base di pesce e arrosto.

      I vini laziali sono prodotti in alcune cantine o aziende che vantano una lunga tradizione o di più recente fondazione. Tra queste la Cantina Tullio, la Cantina Stefanoni, la Cantina Sociali di Gradoli, l’azienda VIniticola Vela Tiziana, la Strade Vigne del Sole, e tante altre ancora. molte di queste strutture organizzano vere e proprie visite guidate tra i vigneti della propria terra alla scoperta delle tecniche di coltivazione delle viti e della produzione e conservazione del vino. Un percorso enologico molto suggestivo che oltre a scoprire il patrimonio viticolo laziale porterà all’esplorazione del magnifico paesaggio della campagna romana, tanto cara ai latini.