Vino bianco umbro

L’Umbria è una piccola regione al centro dell’Italia con una tradizione enologica molto antica caratterizzata dalla presenza di numerosi vitigni autoctoni che confermano quanto anche questa regione italiana presenti le giusti condizioni per la crescita naturale della vite. Sebbene i requisiti fondamentali esistevano già da tempo, è stato soltanto grazie a due popolazioni stanziatesi nella regione ad aver introdotto tra i locali l’arte della produzione del vino con tanto di tecniche di lavorazione e di conservazione.

Numerosi vitigni autoctoni a bacca bianca e nera crescono spontaneamente sulla superficie della regione umbra. Questi rappresenta la base di alcuni tra i vini più apprezzati dalla regione ma anche delle regioni limitrofe. Il carattere della tradizione enologica umbra, infatti, è proprio quella di essere stata un importante punto di riferimento per le aziende vinicole dei territori vicini, ... continua


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        prosegui ... , divenendo una vera e proprio riserva naturale da cui attingere, senza, però, sviluppare e incentivare un proprio settore vinicolo che potesse essere competitivo sul mercato nazionale. La svolta è avvenuta solo negli anni 60, quando le aziende locali si sono rese conto che era necessario sfruttare le proprie risorse creando dei prodotti che esprimessero in toto la terra da cui nascevano, senza diventare il mero supporto di vini extra-regionali. Il primo grande step dell’enologia umbra è rappresentato dall’assegnazione della prima DOC nel 1968, che riceverà, ad ulteriore conferma della sua qualità, il marchio DOCG nel 1990. Oggi l’Umbria è una delle regioni italiane più impegnate sul piano della produzione che miri alla qualità piuttosto che alla quantità, per far si che il nome della propria regione sia associato a vini sempre più apprezzati non solo entro i confini nazionali ma anche all’estero.

        L’Umbria è una piccola regione dell’Italia centrale, l’unica completamente circondata da regione di estensione maggiore tanto da essere percepita come una piccola entità in mezzo a dei giganti. Questa particolare posizione geografica in cui nessuna delle sue terra ha sbocco sul mare fa si che il suo territorio sia occupato prevalentemente da un territorio montano e collinare. Così come in altre altri regioni del paese, la collina rappresenta l’habitat ideale per la crescita di olivi e vite.

        La regione presenta una grande varietà di vitigni che traggono origine proprio da queste terre, si tratta di vitigni autoctoni a bacca bianca o nera che si dividono equamente il territorio. L’Umbria, infatti, non è specializzata in una determinata varietà di vino che sia bianco o rosso, così come ad esempio, il Trentino Alto Adige è il regno dei bianchi o la Campania quello dei rossi. In Umbria sia l’una che l’altra varietà rivestono la stessa importanza sia nell’ambito della coltivazione, tanto è vero che i vitigni a bacca bianca e quelli a bacca nera presentano approssimativamente lo stesso numero di ettari coltivati, sia nella produzione vera e propria. Tra i vitigni a bacca bianca autoctoni ricordiamo il Verdello, il Trebbiano Spoletino, il Procanico, il Drupeggio e le Malvasie. Tra i vitigni a bacca nera invece vengono coltivati il Ciliegiolo, il Sangiovese e il Sagrantino. Tra queste specialità prettamente autoctone un posto privilegiato occupano il vitigno bianco Grechetto e il rosso Sagrantino in quanto da essi vengono prodotti importanti vini della tradizione locale che rappresentano il nome dell’enologia umbra in tutto il mondo. Stiamo parlando del Montefalco, vino rosso ottenuto, appunto, con l’appena citato Sagrantino. Atri vitigni presenti nella regione, importanti da altri territori sono il Montepulciano, il Trebbiano Toscano, il Verdello, il Procanico e gli stranieri Chardonnay, Pinot Bianco, Riesling, Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot Nero ed altri ancora. L’Umbria, oltre ad essere un’ottima produttrice di vini bianchi e rossi, ha una lunga tradizione anche come terra dei vini passiti e dolci come il Vin Santo e il Montefalco Passito.

        L’Umbria ha guadagnato negli ultimi anni grande prestigio nell’ambito della produzione vinicola, pur essendo una regione relativamente giovane in fatto di competitività dei propri prodotti. Questo, non per l’assenza di materie prime o di capacità tecniche, bensì per una presa di coscienza avvenuta relativamente tardi. L’Umbria ha scoperto solo negli ultimi decenni che il settore vitivinicolo può donare grandi soddisfazioni e soprattutto può essere un ambito di fondamentale importanza per la propria economia. Nonostante “l’investimento” nel campo della produzione dei vini sia avvenuta di recente, la regione può già vantare importanti prodotti locali. Ben 2 vini umbri hanno ottenuto, infatti, il marchio DOCG e altri 15 il marchio DOC oltre ad un ingente numero di vini IGT. Le 2 DOCG sono il Montefalco Sagrantino e il Torgiano Rosso Riserva, due vini rossi prodotti rispettivamente nelle zone di Montefalco, Castel Ritaldi, Giano dell'Umbria il primo e Torgiano in provincia di Perugia il secondo.

        Se volessimo organizzare un itinerario alla scoperta delle cosiddette “strade del vino” umbro, verrebbero delineate quelle che oggi risultano essere le maggiori aree di produzione enologica della regione. Tra queste una delle principali zone per presenza di vitigni e produzione di vino è l’area della DOCG Torgiano, in cui oltre al rosso Torgiano DOCG viene prodotto anche una varietà bianca di Torgiano impiegando principalmente uve del vitigno Trebbiano Toscano e Grechetto. Oltre a questa, l’area di Montefalco è una delle più rinomate negli ultimi tempi. Qui viene prodotta la seconda DOCG della regione, il Montefalco Sagrantino. Una curiosità a proposito del Sagrantino è che nel passato esso era prodotto principalmente come un vino passito. Col passare degli anni, la versione secca ha finito col prevalere su quella dolce. Proseguendo il percorso in terra umbra, si arriva nell’area di Orvieto la cui fama, ovviamente a proposito di vini, dei tempi etruschi è andata via via scemando. Negli ultimi tempi si sta cercando di riportare i vini di Orvieto ad un buon livello qualitativo ed infatti vengono prodotti molti vini bianchi soprattutto utilizzando i vitigni Malvasia e Procanico. Attualmente, la zona è soprattutto conosciuta per un tipo di vino dolce, le cui uve sono attaccate da un particolare tipo di muffa. Infine, si arriva nei Colli del Trasimeno in cui troviamo il particolare vitigno Gamay. L’Area può vantare diversi vini DOC.

        Tra i vini bianchi che vantano il marchio DOC si possono ricordare l’Amelia, Colli Martani Grechetto, Brezza, Colli Amerini Malvasia, Torgiano Bianco, Orvieto Classico Secco.

        I Colli Amerini Malvasia DOC oltre alla versione bianco è anche prodotto nelle tipologie rosato, rosso, rosso riserva, Novello, Vin Santo occhio di Pernice. Si tratta di un vino prodotto nelle aree di Amelia, Guardea, Otricoli e Terni. Per la realizzazione dell’Amelia Bianco vengono impiegate uve provenienti dai vitigni trebbiano toscano con l’eventuale di altri vitigni a bacca bianca nelle quantità disposte dal disciplinare. I Colli Amerini si presentano con un colore giallo paglierino, un odore fruttato e gradevole e un sapore vinoso e vellutato.

        Colli Martani Grechetto era, un tempo, un vino assolutamente pregiato tanto da essere servito alla corte di principi e nelle sedi di cardinali durante il Rinascimento. Oggi è un vino apprezzato da tutti per il suo carattere altamente beverino. Esso è prodotto attraverso la lavorazione di uve Grechetto in prevalenza, con l’eventuale aggiunta di Trebbiano Toscano o Spoletino e Malvasia bianca del Chianti o di Candia o ancora altre uve bianche come quelle del Verdicchio. Questo vino si presenta con un colore giallo paglierino, un odore vinoso e un sapore secco e aromatico. Esso può essere abbinato egregiamente con pesci d’acqua dolce, verdura o come aperitivo.

        Torgiano Bianco DOC è un vino prodotto in provincia di Perugia nell’area di Torgiano e comprende tutti quei territori della zona con un basso grado d’umidità. Esso nasce da una miscela di uve provenienti dai vitigni Trebbiano Toscano, Grechetto, Malvasia e altre uve a bacca bianca autorizzate dal disciplinare di produzione. Si presenta nel calice con un colore giallo paglierino, un odore vinoso e floreale e un sapore fruttato con una nota di acidità. Generalmente è un bianco che va servito ad una temperatura di circa 10°C e accompagna in maniera eccellente piatti di pesce, carni bianche e alcuni salumi. È ottimo anche come aperitivo.

        Orvieto Classico Secco DOC è prodotto non solo nella versione secco, ma anche abboccato e bianco superiore. Esso è prodotto nell’area di Orvieto dove sono compresi anche i comuni di Alviano, Castel Giorgio, Castel Viscardo e Montecchio. Per la produzione di questo bianco vengono utilizzate uve provenienti dai vitigni a bacca bianca Trebbiano Toscano e Grechetto con l’aggiunta di ulteriori uve provenienti da vitigni a bacca bianca non aromatici nelle quantità disposte dal disciplinare. La versione secca si presenta con un colore giallo paglierino, un odore delicato e un sapore asciutto e leggermente amaro. Generalmente è moto gradito come vino da dessert, ma c’è anche chi ama berlo a tutto pasto.

        Questi sono soltanto alcuni dei marchi DOC presenti nella regione per cui la produzione prevede il rispetto delle direttive del disciplinare di protezione. Le cantine che si occupano della produzione e della diffusione dei prodotti vinicoli umbri sono le cantine Agraria Ponteggia in provincia di Terni, Agraria Scacciadiavoli in provincia di Perugia, Azienda Agricola Castello di Magione sempre in provincia di Perugia e tante altre. Grazie all’impegno degli “artigiani” del vino le specialità dell’Umbria cominciano da qualche anno il loro percorso verso un mercato che non si limita alla sola regione o il sud Italia, ma a un mercato nazionale e perché no, tra qualche anno, anche internazionale.