Vino rosso toscano

Se nel mondo si fa il nome della Toscana tutti sanno che ci si riferisce ad uno dei paesaggi più belli del globo. Colline che si estendono a perdi occhio, pianure, ma anche mare e montagne. La Toscana presenta tutti i possibili paesaggi all’interno dei suoi confini. Il nome di questa regione è da sempre legata a quello del vino, il vino Toscano è probabilmente la più grande specialità della regione. Tante le aziende che hanno contribuito a creare dei vini di grande spessore qualitativo e di grande gusto. La Toscana è legata ad un’immagine ricorrente ovvero quella di estesi vigneti che si estendo sul territorio. La regione ne è talmente fiorita che molti stranieri arrivano sul luogo solamente per poter prendere parte alle esclusive visite guidate tra i vigneti di Siena, le colline pisane e così via. Questa regione è rappresentata soprattutto da una fornita schiera di vini rossi, ... continua

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        prosegui ... , corposi e ben strutturati le cui caratteristiche sono inconfondibili. Il mercato dei vini toscani è un mercato che non conosce battute d’arresto. Esso è energico all’interno del Belpaese ma è ancora più forte e lanciato all’estero.

        La regione Toscana presenta alcuni dei più importanti vitigni italiani che stanno alla base non solo dei vini tipici di questo territorio, ma anche di quelli prodotti nelle altre regioni. Tra le principali specie di uve a bacca rossa ricordiamo il Sangiovese. Questo vitigno è sicuramente il più presente su tutto il territorio italiano, anche se i maggiori picchi sono riscontrabili in Toscana, Emilia Romagna e Umbria. Di Sangiovese esistono due tipi. Il primo, di qualità superiore, è quello con cui si producono i prestigiosi Brunello di Montalcino e Nobile di Montepulciano, mentre il secondo, meno pregiato viene denominato in maniera differente a seconda della zona. seppur il Sangiovese è tra i vitigni più diffusi, le varianti regionali hanno caratteristiche diverse, ne risulta che il prodotto finale non può essere accomunato a quelli realizzati in altre regioni. Oltre che in Italia, questo vinigno è tra i più coltivati anche in California e in altri paesi esteri. Il corrispettivo del Sangiovese, ma a bacca bianca potrebbe essere il Trebbiano. Questo vitigno è tra quelli bianchi quello più diffuso e quello più utilizzato all’interno della composizione dei vini bianchi italiani. Spesso è presente anche tra gli uvaggi di alcuni vini rossi. Il Mazzese è uno dei vitigni autoctoni della Tosca a bacca rossa. Esso viene coltivato in zone molto limitate della regione. Procedendo tra i maggiori vitigni toscani è possibile continuare questo veloce elenco citando tra le uve rosse anche il Canaiolo Nero, il Ciliegiolo, il Colorino e il Prugnolo Gentile, mentre tra quelli bianchi, oltre all’appena citato Trebbiano, figurano il Canaiolo Bianco, il Vermentino di Toscana, la Vernaccia di San Gimignano, e la Verdea.

        Tra le venti regioni del nostro paese, la Toscana assieme alle grandi regioni del Veneto e del Piemonte è la più attenta a produrre vini di qualità elevata e prestigio. A questo proposito sembra che il primo vino a cui fu imposto una rigorosa normativa per preservarne le qualità fu il Carmignano, a cui nel lontano 1716 fu imposto dal granduca di Toscana Cosimo III De' Medici una prima forma di disciplinare. Nel 700 dunque già si era a conoscenza del grande patrimonio vitivinicolo della Toscana e se ne volevano conservare i caratteri. Oggi la regione possiede 13 vini a denominazione d’origine controllata e 7 a denominazione d’origine controllata e garantita. Tra i vini rossi che detengono il marchio DOCG ricordiamo il Brunello di Montalcino e Brunello di Montalcino Riserva prodotti nella zona del Senese, il Carmignano e il Carmignano Riserva nato nell’area che si estende tra Prato e Firenze, il Chianti e il Chianti Riserva, Classico, Superiore ed altre varianti, il Morellino di Scansato e il Morellino di Scansato Riserva verso Grosseto.

        Oltre alle grandi etichette che portano il marchio DOC o DOCG esiste un’altra categoria. Una categoria, che potremmo definire “speciale” in quanto di questa fanno parte tutti quei vini per i quali non si è voluto restare limitati a delle normative rigorose che, se da un lato tutelano il produttore e il consumatore, dall’altro limitano “l’estro” produttivo di molti viticoltori. Così intorno agli anno ’70 nascono dei nuovi vini denominati “Super Tuscans”. Essi vengono prodotti al di fuori di qualsiasi denominazione d’origine. Non essendo vincolati a nessuna normativa che ne stabilisce le uve, le dosi, le modalità di lavorazione, le quantità e le zone di produzione, questi vini sono creativi e originali, dei veri e propri gioielli della tradizione vitivinicola made in Toscana. Oggi alcuni Super Tuscans come il Bolgheri è diventato un vino a denominazione d’origine controllata ma la maggioranza di essi continuano ad essere prodotti come categoria a parte. In definitiva, che siano DOC, DOCG o Super Tuscans i vini Toscani portano in altro il nome dell’Italia nel mondo nell’ambito della tradizione vinicola.

        Oltre alle grandi etichette che portano il marchio DOC o DOCG esiste un’altra categoria. Una categoria, che potremmo definire “speciale” in quanto di questa fanno parte tutti quei vini per i quali non si è voluto restare limitati a delle normative rigorose che, se da un lato tutelano il produttore e il consumatore, dall’altro limitano “l’estro” produttivo di molti viticoltori. Così intorno agli anno ’70 nascono dei nuovi vini denominati “Super Tuscans”. Essi vengono prodotti al di fuori di qualsiasi denominazione d’origine. Non essendo vincolati a nessuna normativa che ne stabilisce le uve, le dosi, le modalità di lavorazione, le quantità e le zone di produzione, questi vini sono creativi e originali, dei veri e propri gioielli della tradizione vitivinicola made in Toscana. Oggi alcuni Super Tuscans come il Bolgheri è diventato un vino a denominazione d’origine controllata ma la maggioranza di essi continuano ad essere prodotti come categoria a parte. In definitiva, che siano DOC, DOCG o Super Tuscans i vini Toscani portano in altro il nome dell’Italia nel mondo nell’ambito della tradizione vinicola.

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