Tappi spumante
La lavorazione dello spumante è uno di quei processi che chi è avvezzo, anche solamente in piccola parte, all’ambito enologico, non può non reputare una macchina perfetta, un meccanismo in cui tutto deve trovarsi al posto giusto nel momento giusto, e durante il quale nulla può essere affidato al caso. Stiamo parlando di un prodotto pregiato, che è tale soprattutto in base alla cura e alla meticolosità che richiede per venire alla luce. Dalla scelta delle uve al perfezionamento del metodo (Classico o Charmat), passando per il rispetto dei tempi e la cura dei dettagli. In quest’ultima categoria è impossibile non inserire i semplicissimi oggetti che rappresentano il suggello di tutta la lavorazione ed hanno il compito di sigillare la bottiglia e tenere al sicuro il prodotto: i tappi.
I tappi per lo spumante rappresentano il punto fermo che conclude l’opera d’arte, che tiene sotto controllo la pressione del capolavoro custodito dalla bottiglia, sorvegliando il mix di pressione e anidride carbonica che poi avrà il trionfo nell’attimo in cui la bottiglia viene stappata. Sebbene quando si parla di tappi ci si riferisca ad una categoria arricchita dai materiali più svariati, ma quando si parla dei tappi di spumante, il novero dei materiali non può che ridursi ad un solo componente: il sughero. Stiamo parlando del materiale naturale più utilizzato e consigliato in fase di confezionamento dello spumante, che rappresenta il sigillo ideale per qualità, caratteristiche fisiche, prezzo e capacità di rispettare le proprietà organolettiche dello spumante.
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La maggior parte del sughero lavorato in fase di confezionamento del vino proviene dalla Sardegna, dalla Puglia, ma anche dalla Spagna e dal Portogallo: stiamo parlando dunque di una pianta estremamente ricorrente in ambiente mediterraneo. In Italia ci sono tantissimi laboratori specializzati nella lavorazione e nella vendita di tappi di sughero, rivolta direttamente alle cantine oppure ai coltivatori diretti. Contrariamente a quanto si possa pensare, la produzione dei tappi di sughero richiede un lavoro lungo e meticoloso. Per prima cosa, naturalmente, ci si reca nei boschi di sughero (sugheraie) e si sceglie la tipologia che si preferisce, poi si passa alla bollitura, passaggio necessario per agire su una sostanza morbida. Dopodiché si arriva alla fase cruciale e più vicina all’opera d’arte finale: l’intaglio, che solo i maestri sugherai riescono a portare a termine nel modo migliore. E’ difficile realizzare che dietro ad un piccolo oggetto si nasconda una grande lavorazione, ma è proprio così.
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