Schiacciata con uva

Il meglio del vino, senza bicchiere né bottiglia...

Una delle domande più frequenti che ci si pone relativamente al vino e alle sue proprietà, è la seguente: “Qual è il modo migliore per godere del sapore del vino, o dell’uva destinata alla produzione del vino?” Una domanda che sembra aver una risposta ancora prima di essere posta: “Bere un buon calice di vino!”. Indubbiamente, non può esserci risposta migliore, ma a ben vedere le soluzioni possibili per provare il meglio di quanto può offrire un grappolo d’uva da vino, sono numerose e tutte da scoprire. Una delle più gettonate prevede, ad esempio, la consumazione di prodotti che pur non essendo alcolici e versati in un bicchiere, danno grosso modo le stesse sensazioni di un calice di vino. Possiamo parlare dei dolci prodotti con l’uva, e qui il catalogo sarebbe amplissimo e ricco di prodotti entrati da diversi decenni nell’immaginario collettivo come eccezionali. In Italia, poi, possiamo affermare senza tema di essere smentiti che ogni singola regione sia capace di prodotti indimenticabili. Da Nord a Sud, sono tantissimi i dolci che vengono prodotti con l’uva, e quasi tutti riscuotono un successo straordinario. Non vale la pena soffermarsi sul panettone contenente pezzetti di uva passa o sultanina, perché non stiamo parlando del genere di uva che interessa a noi. Per incontrare questa tipologia è necessario arrivare in Toscana, per assaggiare una bella fetta di schiacciata con uva, un dolce semplice ma succulento, realizzato con prodotti semplici e gustosi, tra cui figura in un posto d’eccezione l’uva nera destinata alla produzione del vino.
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La schiacciata con uva

schiacciata uvaLa schiacciata con uva tipicamente toscana si realizza infatti servendosi proprio di quei grappoli di uva nera, belli maturi e succosi, che sono praticamente pronti per essere raccolti e lavorati per la produzione del vino. Invece, chi al vino preferisce i dolci, ma ama l’uva, li utilizza in maniera differente, dando vita a quello che più che un dolce è un tratto tipico dell’enogastronomia di un’intera regione. In Toscana, si sa, quando ci si siede a tavola basta avere un pizzico di voglia di lasciarsi stupire, e il gioco sarà fatto, che si parli di primi, secondi piatti oppure di dolci, ma in questo caso stiamo parlando di una vera e propria opera d’arte. Va anche detto che tanti i dolci e i pasticci realizzati servendosi dell’uva da vino, ma quando si parla della schiacciata con uva, ovvero della stiacciata tipicamente fiorentina, si raggiunge un campo unico ed inimitabile, capace solamente di regalare soddisfazioni.

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Schiacciata con uva: Ingredienti e preparazione

Le donne che ci stanno leggendo, staranno sicuramente chiedendosi come fare per dare alla luce questo magnifico dolce, vogliono la ricetta, e in queste righe di certo non possiamo deluderle. Per la realizzazione della schiacciata con uva occorrono ingredienti semplici, quelli che occorrono per produrre i dolci più tipici. Occorrono pertanto 400 grammi di farina e 300 di acqua dolce; poi ci vogliono 4 cucchiai di zucchero e un cucchiaino scarso di sale fino. Due cucchiai di olio extra vergine di oliva e 10 grammi di lievito di birra fresco. Immancabile, per la farcitura, un chilogrammo abbondante di uva nera da vino e, a piacere, una manciatina di semi di anice per rendere ancora più particolare il gusto del prodotto. Come si procede per la realizzazione dell’impasto? Occorre dividere l’acqua in due parti: la prima metà verrà utilizzata per lo scioglimento del lievito, l’altra per lo zucchero; poi si prende una grossa ciotola in cui si versano l’olio, la farina, il sale e lo zucchero. Mescolate il tutto per qualche minuto, giusto il tempo di creare un amalgama. Riponete lo stesso in frigorifero per circa 12 ore ad un temperatura compresa tra i sei e gli otto gradi centigradi. Dopodiché versate l’impasto in una teglia 30x38 cm assicurandovi di lasciare i bordi belli alti, e al centro di questa versate 700 grammi dell’uva totale, una spolverata di zucchero e un giro d’olio appena accennato. Coprite tutto con la parte rimanente dell’impasto, ripiegate bene i lembi in modo da sigillare l’intero impasto, prima di decorare la parte superiore dello stesso con l’uva rimasta e con una bella spolverata di zucchero. Altro giro di olio accennato, a cui questa volta va aggiunta anche la manciatina di semi d’anice. A questo punto è possibile accendere il forno ad una temperatura di 180-200 gradi: quando l’avrete raggiunta, ponete all’interno la vostra schiacciata con uva, che qui dovrà rimanere per un’ora circa: il tempo di consentire all’uva di rilasciare un po’ del suo succo e di dare alla schiacciata un aspetto lucido, morbido e succoso. In poco più di un’ora avrete pronto per la consumazione un dolce tra i più buoni d’Italia, utilizzando prodotti semplici e gustosi. Dopo averne consumato una bella fetta, e goduto di quel piacevole sapore che alla schiacciata l’uva riesce a conferire, probabilmente capirete come sorseggiare un calice di vino rosso non sia l’unico modo per assaporare tutto il meglio di quanto può dare l’uva nera da vino. La schiacciata con uva, tra l’altro, si presta ad essere consumata anche nei giorni successivi alla lavorazione.



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