Cosa fare se non si ha una cantina
Se si è degli esperti bevitori il sogno più grande sarebbe quello di possedere una cantina ricca di importanti bottiglie e ben organizzata, ma non sempre ciò è possibile, soprattutto quando si vive in un appartamento in città. Questo desiderio è condiviso anche da coloro che sono alle prime armi con il vino e la propria conoscenza essendo limitata, fa della degustazione del vino una semplice passione. Quando per una questione logistica non è possibile ricavare uno spazio completamente dedicato alla conservazione dei vini dove possono essere raggiunti tutti i requisiti fondamentali perché questa operazione avvenga correttamente, è necessario trovare delle alternative, ovvero delle soluzioni pratiche e alla portata di tutti per poter creare nella propria abitazione un luogo in cui occuparsi della propria preziosa scorta di vino da far maturare ed assaggiare nella giusta occasione. Il possesso di una cantina a portata di mano non è un semplice capriccio. In molto potrebbero obiettare che sarebbe molto più pratico e conveniente acquistare le bottiglie man mano che esse vengano consumate in modo da non dover accumularne un numero eccessivo che rendono necessario la ricerca di un luogo apposito.
Ebbene gli esperti, così come i semplici amatori sanno che l’assaggio di un vino deve avvenire solo quando sono stati rispettati i passaggi che portano al risalto di tutte le caratteristiche organolettiche di un buon vino. facendo un esempio pratico, è altamente sconsigliato, se si ha qualcuno a cena e si vuole esibire un ottimo vino, andarlo ad acquistare immediatamente prima della serata. Il motivo può essere facilmente dedotto. Un vino ha bisogno, prima di essere consumato, di un periodo di riposo in un luogo che sia ben areato, che abbia la giusta temperatura e che sia privo di vibrazioni. Anche i vini giovani, ovvero quelli che non hanno bisogno di lunghi periodi di conservazione, devono almeno sostare per un certo periodo prima di essere messi in tavola. Da ciò si deduce, dunque, che un vino appena acquistato ha subito sicuramente il trauma del trasporto per cui sarebbe davvero un peccato metterli in tavola in quelle condizioni. Avere una cantina, o quantomeno, uno spazio dedicato alla conservazione delle proprie bottiglie limita sicuramente questi inconvenienti.
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Ebbene, nonostante gli appartamenti moderni siano pensati per altri usi ed impieghi non è così impossibile poter ricavare uno spazio appositamente dedicato alla conservazione delle bottiglie e farne così una piccola, personale cantina. Si può arrivare a creare uno spazio capace di contenere addirittura un numero di bottiglie che oscilla intorno ai 1200-1500. Ciò non può avvenire chiaramente in cucina dove, l’eccessiva luce, gli sbalzi termici dovuto al ripetuto cucinare e friggere, per non parlare degli odori non farebbero che rovinare la struttura del vino che deve, al contrario, essere completamente isolato da queste fonti di “rischio”. Il luogo ideale sarebbe una soffitta, una mansarda, ma anche un sottoscala. Una volta scelto il possibile luogo in cui costruire la propria cantina fai da te è importante fare i dovuto accertamenti per verificare che vi siano o che vi possano essere create le condizioni basilari per il deposito delle proprie bottiglie.
Prima di tutto è importante valutare lo spazio a disposizione: se si vuole inserire almeno un migliaio di bottiglie, devono essere presenti almeno 6 o 7 metri quadrati. Una volta valutate le giuste proporzioni in termini di spazio si deve passare all’analisi di quei famosi parametri che rendono una cantina il luogo di conservazione per eccellenza. Con questi si intende la temperatura, il tasso d’umidità, la luce, le vibrazioni e gli odori. Le condizioni del luogo scelto saranno, dunque, soggette ad un periodo di “rilevamenti” della durata di circa un anno in modo che in questo lungo periodo si possono considerare i vari aspetti succitati, soprattutto temperatura e umidità, nelle diverse stagioni e periodi dell’anno preso in considerazione. Tutto ciò può essere fatto attraverso l’impiego non di sofisticate attrezzature, ma semplicemente utilizzando un igrometro, reperibile facilmente in commercio ad un prezzo modico. Una volta pervenuti i dati del periodo di rilevamento si può considerare quale climatizzatore acquistare in termini di potenza e di requisiti tecnici. È chiaro che il macchinario scelto dovrà soddisfare le dovute esigenze sul piano della temperatura e dell’umidità e soprattutto dovrà ricoprire l’intero spazio dedicato all’accoglienza dei vini. Un’altra importante operazione da fare è quella del rivestimento di pareti, pavimento, soffitto, porte e finestre per mantenere sempre un certo isolamento dall’esterno ed evitare di sprecare energia. Il rivestimento in questione può essere effettuato con eco pannelli o semplicemente del polistirolo. Una volta ottenute le giuste condizioni, bisogna scegliere come saranno allocate le bottiglie. Si necessiteranno, dunque, dei ripiani che possono essere realizzati in legno, acciaio, pietra con forme estremamente variabili. L’importante è massimizzare gli spazi e cercare la soluzione che limiti il più possibile urti e vibrazioni.
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