Tappi PVC
In ambito vinicolo, si sa, una delle parole d’ordine più frequenti da utilizzare, in maniera pressoché obbligatoria, è varietà. E’ impossibile trattare questo argomento come un argomento qualunque, e fondato su pochi elementi. Abbiamo già visto come esistano tanti tipi di vino, tanti tipi di bottiglie, e che ciascuna di queste specialità implichi l’utilizzo di un bicchiere diverso. In questa sezione ci stiamo occupando di un dettaglio che a ben vedere tale non è: i tappi. Quando si utilizza questo termine si allude ad un fattore di primaria importanza nel confezionamento di un vino, perché un tappo di qualità scarsa non può accompagnarsi ad un vino d’autore: il tappo ha l’incarico preciso di proteggere il vino e rispettarne le proprietà organolettiche, ma in maniera completa e necessaria. E, in tutto questo, la varietà che proverbialmente accompagna le varie tipologie di vino, torna d’attualità a proposito dei tappi. Proprio così: non ha senso parlare di un unico tipo di tappo, sebbene possa sembrare l’esatto contrario.
Ci sono diversi tipi di tappi, esattamente perché esistono diverse tipologie di materiali in cui questi vengono realizzati. Uno dei materiali più importanti in ambito vinicolo è il PVC, materiale con cui si producono diversi oggetti. Andando nel dettaglio, scopriamo che stiamo parlando del cloruro di polivinile, ovverosia del polimero più importante della serie ottenuta da monomeri vinilici, ed anche di una delle materie plastiche di maggior consumo al mondo. Come ogni materiale plastico, anche il PVC ha pregi e difetti, ha caratteristiche che lo rendono perfetto all’utilizzo in enologia, e fattori che invece gli vanno contro. Il pregio principale è senza ombra di dubbio la solidità che da sempre lo caratterizza e lo rende uno dei composti plastici più consigliati. Questo avviene anche perché permette di essere miscelato a temperatura ambiente: il PVC è un materiale rigido, solido ed affidabile, ma al contempo, se trattato nel modo giusto, si rivela estremamente malleabile.
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E’ per questo che lo ritroviamo spesso a proposito del confezionamento dei vini: non tutti i produttori sono convinti in relazione all’utilizzo del sughero: molti di essi preferiscono materiali plastici che si contraddistinguono per la solidità e l’affidabilità di trattamento. Nella maggior parte dei casi, chi decide di utilizzare il PVC, preferisce portarlo ad una temperatura tale da riuscire a modellarlo e conferirgli la forma desiderata: gli utilizzi a cui si presta più volentieri riguardano l’ambito sartoriale, enologico e idraulico.
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