Uva aglianico
L'Aglianico è un uva rossa del sud Italia, molto antica e di introduzione greca, tanto che il suo nome deriva proprio da ellenico. In tempi antichi infatti i popoli greci colonizzarono tutto il sud importando anche le proprie talee. La sua diffusione più estesa è in Campania, ma è diffuso anche in Basilicata, dove trova forse la sua migliore espressione nei fantastici vini del Vulture, aristocratici e di livello internazionale, in Puglia, in Molise e in Calabria. Ma è nelle prime due regioni che l'Aglianico rende al massimo, in quanto preferisce di gran lunga i terreni vulcanici, come quelli campani del Taurasi e il Vulture in Lucania, antico vulcano oramai spento. Qui riesce a regalare vini di rango e di qualità superiore, prossima ai grandi Bordeaux o ai grandi supertuscans e Barolo. Si tratta di vini ricchi e potenti, pieni e dall'olfatto molto complesso, balsamico e animale, fruttato e maturo. Sicuramente l'Aglianico rappresenta una delle eccellenze d'Italia, anche se la sua coltivazione è poco estesa e la sua fama internazionale ancora poco nota specialmente all'estero. Oggi comunque l'aglianico viene coltivato su quasi 15 mila ettari, e almeno in Italia occupa un ruolo di primo piano nella nostra nazione.
L'aglianico come detto ama le terre vulcaniche. Esteticamente si presenta con belle foglie di media grandezza, ben larghe e trilobate. I grappoli invece sono di grandezza medio-piccola, con belle forme cilindriche, con una o due ali. Stesse grandezze per le bacche con forma ovale. Grandi concentrazioni di pruina sulle bucce fini ma molto coriacee. Il colore dei chicchi è nero. Il vitigno offre inoltre delle rese molto elevate e regolari, una caratteristica molto apprezzata dai viticoltori che lo coltivano nelle zone fredde e le alte quote dove si trova a suo agio visti i precoci tempi sia di maturazione che di germogliazione. Come nella migliore tradizione campana il sistema d'allevamento utilizzato è l'alberello. Ad eccezione di una piccola sofferenza all'oidio, il vitigno resiste molto bene a tutte le avversità e malattie.
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L'aglianico può essere vinificato sia in rosso che in rosato, ma comunque sia quasi sempre in purezza dato il suo straordinario carattere. Fornisce infatti vini di grande personalita, cincentrati e ricchi di profumi. Già alla vista il colore è denso, mentre il profumo inizia a sprigionarsi da un cirpo molto strutturato, alcolico e con richiami minerali dell'olfatto. Grandezza e magnificenza espressa dai frutti rossi maturi, dalle spezie, dai tocchi balsamici e dai fiori appassiti. Ma le sorprese non finiscono qui, e l'aglianico riesce a maturare tostature e note animali. Grande presenza di tannini, palato potente. Un vino di gran pregio, da comprare giovane e invecchiare dolcemente in cantina.
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