Brachetto d'Acqui

Il vitigno

Il Brachetto è un'uva autoctona piemontese a bacca rossa chiara, molto coltivata nelle province di Asti e Alessandria, le uniche aree dove fornisce qualità sufficienti per la vinificazione che, pur non essendo annoverata tra quelle di pregio, ha conosciuto molta popolarità negli ultimi decenni, grazie ad un'efficace campagna promozionale che ha sviluppato una moda giovanile affermata. Non va fatta la confusione con il Braquet della Provenza francese, di origine molto più antica e di qualità migliore, utilizzato nelle tipologie rosse e rosé sotto l'etichetta Bellet molto commercializzata a Nizza. Il Brachetto italiano si segnala per delle rese molto basse e le vinificazioni delicate, poco incisive nei gusti con risultati modesti. L'area di origine precisa viene ritenuta la campagna astigiana, con la sua zona collinare, o meno probabilmente il Monferrato con le sue colline. Non vi sono molte informazioni al riguardo, vista la modestia dei vini del Brachetto, e quelle più antiche sembrano riferirsi al 1877 da parte del Rovasenda. nel 1877. Anche gli studi ampelografici sono limitati, tanto che anche le divisioni in cloni per il momento sono solo ipotetiche. I due cloni ipotizzati sono il piemontese e quello di Nizza Marittima, entrambi di modesta qualità. Anche i Moscati rossi inducono in confusione, essendo dei vini frizzanti spesso dolci. Tra i vari sinonimi vi sono Bracchetto o Borgogna, e nel Roero Brachetto a grappolo grande o Brachettone. Il Brachetto più buono si riferisce a quello della zona di Acqui, il Migliardi o il Montavone coltivato ad Acqui e a Nizza Monferrato. Inoltre esistono, senza per questo essere Brachetti, anche il Brachét che viene allevato nel Canavese e il Brachetto di Valsusa, conosciuto da alcuni con il nome di Lambrusco di Alessandria per le grandi similitudini con il famoso vitigno emiliano.

Il vitigno ha un fogliame medio nelle dimensioni, con grappolo anch'esso medio nelle dimensioni, con forma cilindrico-piramidale molto lunga e alata. Media è anche la densità. Per quel che riguarda gli acini abbiamo ancora dimensioni medie, di forma ellittica. Il colore delle bacche è un misto tra nero chiaro e viola scuro, mediamente pruinose e dalla polpa aromatica. Gli acini presentano delle difficoltà a staccarsi del pedicello. Il Brachetto ha produzioni basse ma costanti, e soffre di alcuni virus che incidono sulle rese, mentre dal marciume è difeso dalla maturazione precoce.

brachetto

Iperurania

Prezzo: in offerta su Amazon a: 19,55€
(Risparmi 3,45€)


I vini del Brachetto

Il Brachetto produce vini non molto apprezzati dagli addetti ai lavori, che ne discutono molto la validità qualitativa, anche per la produzione reputata la migliore, il Brachetto d'Acqui. Sono considerati vini modesti, dolciastri, sicuramente mediocri. La sua popolarità è dovuta alla moda giovanile scoppiata negli anni 90 del Novecento, che ha fatto di questo vino un autentico successo commerciale per la domanda, da parte dei palati meno raffinati, di un vino semplice che piacesse ad entrambi i sessi e fosse un frizzante da festa. Il Brachetto si vinifica in purezza e fornisce dei vini frizzanti, rubino luminoso, con un solo ed unico profumo molto apprezzato dai giovani e dai profani: la fragola. Altre profumazioni sono rare, ma i giovani sono più attratti dal gusto fresco e frizzante e la bassa gradazione alcolica, stemperata anche da una dolcezza molto spinta. Chi non conosce la complessità dei vini trova nel Brachetto un'ottima soluzione per le proprie serate. I gusti sono comunque molto (troppo) delicati, con rari accenni di muschio nelle produzioni migliori. Comunque i vini sono stati protetti dalla denominazione di origine controllata e garantita DOCG Brachetto d'Acqui dal novembre del 2011, e prima dalle DOC, con il vitigno tagliato al massimo con il 3% da aktri vitigno piemontesi di collina. Sono vini che vanno bene per gli aperitivi o serate in compagnia tra giovani, mentre gli abbinamenti segnalano il servizio con dolci secchi o cremosi, ma meglio con la frutta fresca, in particolare di bosco o i frutti rossi. Abbinarlo a cibi più elaborati risulta praticamente impossibile data la sua modestia.


  • uva rara L'Uva Rara è un vitigno a bacca rossa spesso associato alla Bonarda, ma che in alcune zone veniva distinto da essa, giustamente stando agli studi ampelografici moderni. Se prima si riteneva una Bonard...
  • Nebbiolo Il Nebbiolo è un vitigno a bacca rossa autoctono del Piemonte, una delle grandi uve nobili mondiali, capace di regalare quelli che sono considerati tra i vini più pregiati del mondo insieme ai grandi ...
  • Dolcetto Il Dolcetto è un vitigno a bacca rossa autoctono del Piemonte, coltivato quasi esclusivamente nelle provincie di Cuneo e Alessandria. Storicamente il Dolcetto è un vitigno molto antico, anche se le pr...
  • Freisa Il Freisa è un vitigno a bacca nera autoctono piemontese, con una lunga storia, tanto che già 500 anni fa veniva utilizzato in pagamento per esempio per i pedaggi della cittadina di Pancalieri. Molte ...

Vino Nobile di Montepulciano DOCG - Rocca delle Macìe, Cl 75

Prezzo: in offerta su Amazon a: 15,9€


Brachetto d'Acqui: I produttori

Oggi sono molti i produttori che vinificano il Brachetto grazie al suo successo commerciale. Da citare Bava-Cocchi con uno dei pochi vini menzionabili, il Brachetto d'Acqui rosato, con un'aromaticità accettabile alle fragoline e con fondi di peonie. Palato naturalmente fresco ma soprattutto non eccessivamente dolce, da abbinare alla mousse di fragole e panna.

Da menzionare anche Giacomo Bologna Braida con un discreto Brachetto d'Acqui, ancora leggermente rosato nel colore e nella leggera spuma. La gamma olfattiva esprime sempre la fragola ma con leggeri toni di rose, mughetto e pesca. Sempre fresco ma non troppo dolce grazie ad una buona sapidità. Da provare con i lamponi freschi.


Guarda il Video

COMMENTI SULL' ARTICOLO