Grignolino

Il vitigno

Il Grignolino è un vitigno a bacca rossa autoctono del Piemonte, che viene coltivato solo in questa regione identificandosi perfettamente con il territorio per fornire vini di grande qualita. Viene vinificato infatti quasi esclusivamente in purezza. Il Grignolino è originario delle colline del Monferrato che si stendono tra casale e Asti. Il vitigno ama i terreni molto asciutti e leggeri, e questo ne limita la coltivazione in una regione in cui umidità e pesantezza del terreno sono una costante nella maggior parte del territorio. Inoltre si è dimostrato molto sensibile alle malattie, con rese irregolari e maturazioni molto tardive. Questo lo pone in diretta concorrenza per le posizioni meglio esposte con uve più pregiate come il Barbera, e chiaramente preferite dai viticoltori e dagli appassionati. Un tentativo di coltivazione del Grignolino è stato effettuato anche in California, per la produzione di vini rosati che però non hanno avuto grande fortuna, o in una versione sullo stile del Porto. Lo si trova anche in qualche area della Lombardia con il sinonimo di Barbesinone. Altri sinonimi sono Nebbiolo rosato, Balestra, Arlandino, Verbesino, Rossetto e Girodino.

Il nome Grignolino dovrebbe riferirsi al dialetto astigiano dove con la parola grignòle si indicano i vinaccioli, molto numerosi negli acini. Si trovano notizie del Grignolino in alcuni documenti del Settecento, e viene citato dall'Acerbi nel 1825.

Il vitigno si presenta con grappoli di dimensioni medio-grande e forme piramidali lunghe, spesso alate. La densità dei grappoli è compatta e rende i chicchi, di dimensioni medio-piccole, di forma ovale e irregolare. Le bucce sono sottili e ricoperte da abbondante pruina, di colore che va dal rosso al nero sempre con sfumature violette a seconda delle condizioni di umidità ed esposizione. Il sistema di allevamento utilizzato è la controspalliera con potatura mista.

Come detto soffre le principali malattie, specialmente quelle dovute ai climi umidi come botriti, marciumi acidi e oidio, mentre soffre meno la peronospora. Inoltre può soffrire per la clorosi ferrica in dipendenza delle annate.

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I vini del Grignolino

Il Grignolino viene vinificato generalmente in purezza e in alcuni casi utilizzato in assemblaggi con il Barbera e il Freisa per ottenere da questi due vitigni colore e morbidezza.

Infatti il Grignolino fornisce ai vini colori sempre piuttosto scarica, anche se con buone profumazioni alpine. Il vino è generalmente piacevole in gioventù, fresco e di bassa gradazione che arriva al 12% vol massimo, anche se i molti semi presenti negli acini forniscono un'alta concentrazione tannica che farebbe sospettare gradazioni più alte.

Il Grignolino ha sempre voluto proporsi come il Beaujolais italiano, ma le sue difficoltà colturali ne hanno sempre impedito l'esplosione sui mercati, restando per lo più un prodotto di nicchia.

Le sue qualità organolettiche sono comunque notevoli. In passato era molto più famoso e utilizzato, fino alla fine dell'Ottocento, quando era il vino preferito dal re Umberto I di Savoia.

Può essere servito anche in aperitivo oltre che nei consueti abbinamenti con salumi freschi e antipasti in generale. È un ottimo compagno anche di paste al pomodoro fresco e carni bianche. È ottimo con i ravioli e gli agnolotti di carne. L'olfatto rivela sempre delicati aromi ai frutti rossi e sensazioni di sottobosco speziati al pepe bianco. Il palato è asciutto e astringente, spesso elegante e sempre tannico. I migliori hanno una chiusura media amarognola. Dal 1973 ha una sua denominazione propria nel Grignolino d'Asti DOC, oltre a far parte di altre denominazioni piemontesi, come il Grignolino del Monferrato Casalese DOC.


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I produttori

grignolino d asti Sono molti i produttori piemontesi che vinificano un buon Grignolino. Accornero vinifica il Grignolino del Monferrato Casalese Bricco del Bosco, con forti aromi di lampone e fragole, grume dolce, pepe e felce. Tannini esplosivi al palato che ripete i sapori di fragole e spezie con la classico chiusura amarognola. Ottimo con i rollé di carne.

Un Grignolino alcolico viene vinificato da Fratelli Angelino sempre nella stessa denominazione. Il Naroli ha aromi di ribes, muschio, felce, erica e lauro, speziati dal pepe. Palato equilibrato, per il coniglio.

Il Grignolino d'Asto DOC di Braida si sofferma sulla rosa, sull'ortensia e il pepe, con profumi più rustici di sottobosco e fragole. Palato sapido e fresco, con molto tannino e un finale ammandorlato. Ancora per il coniglio.

Bricco Mondalino vinifica invece il Grignolino del Monferrato Casalese Bricco Mondalino di ben 14% vol. fine nei profumi della fragola e del sottobosco, vestiti di rosa, humus e pepe bianco. Ancora sapido, strutturato, per i tagliolini all'ortolana.

Ancora sotto la denominazione Grignolino del Monferrato Casalese il Montecastello di Isabella, ricco di bosco bagnato, ribes, pepe, cipria e geranio. Tannini accentuali e bella struttura con un finale ammandorlato, ottimo per la polenta con il maiale.




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