Vespolina

Il vitigno

Il Vespolina è un vitigno a bacca rossa tradizionale del Piemonte dove è presente da circa trecento anni nelle zone di Biella, Novara e Vercelli, con sconfinamenti nell'Oltrepo Pavese, mentre nei nostri giorni la sua coltivazione sta coinvolgendo anche le province di Piacenza e Como. Come uva prende il nome dalla dolcezza dei suoi chicchi, una forte attrattiva per le vespe che ne hanno così suggerito la denominazione. La sua coltivazione secolare fu messa a rischio, come nella maggioranza delle viti europee, dalla fillossera, e dalla sua scarsa adattabilità ai portinnesti americani. Questo fece sì che al reimpianto della Vespolina, prima diffusa in tutta la regione, fosse preferito il più vigoroso Barbera. La Vespolina si era dimostrata abbastanza sensibile alle malattie e questo portò ad una sua drastica riduzione fino alla riscoperta, almeno parziale dei produttori del Novarese, delle sue qualità, che oggi possono essere garantite anche dalla botanica moderna in aiuto alla sua grande sensibilità. Qui la Vespolina viene indicata anche con i sinonimi di Ughetta, Uva Cinerina, Balsamina, Uvetta di Canneto, e altri utilizzati per lo più a livello locale e artigianale.

Il vitigno esteticamente ha grappoli medi, cilindrici e alati a spargolo con acini di media grandezza, blu scuro e alte concentrazioni di pruina. Viene allevato con sistemi espansi e con la controspalliera. Il vitigno è abbastanza vigoroso ma ha problemi con la peronospora e le muffe. Di maturazione media, predilige un terreno leggero che ne facilita la maturazione. Il suolo dove coltivare il Vespolina non va quindi lavorato in profondità.

Vespolina

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I vini del Vespolina

Il Vespolina è un vitigno utilizzato per lo più per il taglio con altre uve, quali il Nebbiolo, l'Uva Rara e la Croatina. Negli assemblaggi il Vespolina aggiunge alcol e aromi di fiori, dando un qualcosina in più al prodotto. Infatti viene impiegato in numerose denominazioni di origine del Piemonte, in primis nel Colline Novaresi, zona che lo ha riscoperto. È parte anche dei disciplinari del Fara, del Coste della Sesia, del Bramaterra, del Ghemme e del Boca, mentre viene utilizzato anche in Lombardia nell'Oltrepo Pavese. Trova anche delle vinificazioni in purezza, dove riesce a fornire una buona gradazione alcolica e un impatto olfattivo molto particolare e identitario. Le note caratteristiche infatti sono quelle del tè verde, con piccoli accenni speziati su frutti rossi e fiori scuri.


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I produttori

Naturalmente sono le Colline Novaresi ad essere le protagoniste principali della riscoperta del Vespolina. Tra le aziende vi è Ioppa che produce il Colline Novaresi Vespolina puro, alcolico, con belle note floreali, ammantate dalla cannella, dal muschio e da piccole bacche di more. Il vino è da bere giovane, ben dotato di freschezza. Buona la struttura, abbastanza forte da reggere l'abbinamento con il vitello brasato.

il Vespolina serve anche a tagliare con un 20% il Nebbiolo del Lessona DOC di Aziende Agricole Sella. Il vino ne risulta profumato di violette e rose, con la frutta di bosco. Anche qui da provare con carni ben elaborate come il filetto.




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