Cura uva
Le cure a base di uva vengono tutte racchiuse in delle terapie, sia alimentari che preparazioni per il corpo, comprese nella ampeloterapia, con cui si intende ogni sfruttamento di questo frutto a scopi terapeutici. In particolare l'ampeloterapia si rivolge all'aspetto nutrizionale grazie alle tante proprietà benefiche dell'uva, in particolare per quel che riguarda le caratteristiche depurative.
Si tratta comunque di terapie molto antiche, oggi studiate dalla medicina moderna ma da sempre conosciute, tanto che gli effetti benefici dell'uva erano già conosciuti dai Romani che le prescrivevamo a quelle persone che dovevamo eliminare le tossi e per altre patologie.
Quello che gli antichi prescrivevano, sia come unguenti che come cibo, oggi viene chiamata ampeloterapia e la scienza la tiene in grande considerazione per i suoi poteri disintossicanti e diuretici. Inoltre l'ampeloterapia viene usata per tonificare, per aiutare l'intestino e anche per le le sue proprietà epatiche. Naturalmente per le cure il periodo migliore è quello successivo alla vendemmia, quando l'uva è fresca e matura, nel pieno delle sue proprietà con i suoi elementi molto attivi. Infatti per quel che riguarda la terapia a base nutrizionale l'ampeloterapia prevede una dieta esclusiva a base di uva per vari giorni fino ad arrivare a qualche settimana nei casi in cui la disintossicazione da praticare è più elevata. Si inizia con l'assimilazione di circa 500 grammi al giorno per aumentare gradualmente fino a due chilogrammi di uva. Anche questa dieta deve essere controllata da persone competenti, naturalmente laureate in medicina con specialistica in dietologia. Tra i problemi che si potrebbero riscontrare vi sono gli effetti secondari dell'acidità dell'uva che per le persone più sensibili può risultare fastidiosa. Generalmente l'unico rimedio possibile in questo caso è l'interruzione della dieta in quanto non vi sono altri elementi che possano combattere questo fenomeno.
Per quel che riguarda gli effetti benefici dell'uva vi sono vari elementi naturali contenuti nei chicchi che svolgono diverse funzioni. Quella depurativa viene assolta anche grazie alla grande quantità di acqua che questi frutti naturalmente contengono, arrivando a costituire fino al 80% dell'acino. Per la disintossicazione le funzioni sono svolte dai polifenoli, in particolare il resveratrolo che ha proprietà antiossidanti contro i radicali liberi. Questi accelerano l'invecchiamento delle molecole e usurano il DNA. L'acqua poi porta via le tossine attraverso la sudorazione e le urine, in particolare lavando il fegato che naturalmente concentra la maggioranza delle tossine. L'intestino è aiutato dalle fibre mentre i minerali hanno funzioni coadiuvanti per la circolazione ed aiutano il cuore nel suo ritmo cardiaco e nel regolare la pressione.
Un altro effetto negativo dell'assunzione di uva potrebbe essere un eccesso di glucosio e fruttosio che potrebbero alzare la glicemia.
Come detto i polifenoli aiutano la possibilità di combattere l'invecchiamento e i radicali liberi, grazie all'alto contenuto di antiossidanti. Infatti questi hanno la funzione principale di rallentare l'ossidazione delle cellule da parte appunto dell'ossigeno, creando appunto i radicali che poi andranno a danneggiare le cellule. E questo danneggiamento non riguarda solo punti di vista esclusivamente estetici, ma patologie ben più gravi che possono arrivare all'alzheimer o alla sclerosi. Con la frutta fresca invece si aiuta nella protezione naturale delle cellule e al rallentamento dell'ossidazione. Infatti, come il morbo di Parkinson, queste malattie sono spesso dovute all'ossigeno che ossida le molecole in particolare quelle neuronali.
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Ma l'uva ha anche altre caratteristiche secondo i fautori della ricerca alternativa, e alcuni di questi hanno visto anche la ribalta attraverso quotidiani importanti come ad esempio l'Indipendent in Gran Bretagna che ha pubblicato alcuni osservazioni e storie come quella dello statunitense georgiano Wortman che ha vinto la battaglia contro il cancro curandosi con l'uva. Poi la sua esperienza e le successive 200 di lettori che avevano sperimentato la terapia in seguito all'articolo.
Il signor Wortman dichiarò di essersi curato da un cancro ai polmoni e uno alla prostata con un mese di terapia a base di succo di uva, e poi la sua esperienza fu ripresa da altri 200 lettori e sembra che in quattro casi vi furono delle guarigioni dalla leucemia. Una terapia semplice che prevede l'assunzione di 0,7 litri di succo la mattina a stomaco vuoto e poco cibo ben distanziato nel tempo, con l'eliminazione di caffè, alcol e carne. Banditi naturalmente tutti i cibi notoriamente dannosi come i fritti. La terapia può vedere l'assunzione anche del chicco intero ben masticato in modo che i suoi elementi essenziali sia ben disciolti dalla saliva. La durata della terapia è di 23 giorni per arrivare ad assumere 1200 grammi di uva al giorno. Una buccia sottile può agevolare lo scioglimento degli elementi essenziali.
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