Uva sangiovese

L'uva Sangiovese

L'uva del Sangiovese è in assoluto la più diffusa in Italia per la vinificazione, in particolare nel centro, mentre si fa molto sporadica al nord e giusto un pochino più presente di quest'ultimo al sud.

È un uva rossa con due sottotipi principali, e altri cloni non sempre di assoluta qualità come invece risultano quelli usati nelle grandi vinificazioni. In effetti il problema del Sangiovese è la sua tendenza a mutare, come il Pinot francese, e a delineare una vasta famiglia con varietà più o meno qualitativamente valide. Oggi comunque occupa quasi il 15% di tutte le terre coltivate a uva rossa da vino, con oltre 130 mila ettari distinti in tutti i sottotipi. Alcune delle variazioni clonali trovano comunque grandi vinificazioni, come il Prugnolo, il Morellino o il Gentile.

In Toscana è certamente il vitigno principe, cosi come in Umbria, per i grandi Supertuscans.

Proprio della Toscana il vitigno dovrebbe essere originario, da tempi molto remoti come suggerirebbe il nome che deriverebbe da una corruzione latina indicante il Sangue di Giove, anche se il vitigno era utilizzato anche in epoca etrusca.

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I sottotipi

Il Sangiovese si distingue in due sottotipi principali, il Sangiovese Piccolo e il Sangiovese Grosso, con il secondo che racchiude in un gruppo tutte le principali varietà di qualità menzionate prima, incluso il Brunello, e il primo qualitativamente inferiore, con diverse varietà.

Ma molti ampelografi non sono affatto concordi con questa differenziazione di qualità, e preferiscono utilizzare e distinguere i singoli casi.

Comunque tutte le varietà sono molto adattabili, anche se il vitigno sembra rendere al massimo sul calcare. La maturazione tardiva non compromette l'acidità naturale anche negli anni più caldi, mentre in quelli freddi vi è il rischio di un'eccessiva durezza acida e tannica. A causa delle bucce sottili, il vitigno deve essere attenzionato per quel che riguarda il marciume. Quindi i suoi impianti devono essere ben esposti e a quote abbastanza elevate.


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Uva sangiovese: La diffusione

Oltre alla Toscana, il Sangiovese è coltivato in tutte le regioni del centro. Come detto è importante per qualità in Umbria, mentre in Emilia-Romagna si segnala più per quantità, producendo vini leggeri e lontani dai supertuscans.

Al di fuori della penisola trova qualche migliaio di ettari in Argentina, dove è molto apprezzato, mentre in California è letteralmente esploso in diffusione grazie alla fama dei vini toscani.

Qui il vitigno comunque ha trovato un terreno molto favorevole, con risultati superiori anche all'altro grande italiano, il Nebbiolo. Oggi la superficie dedicata al Sangiovese californiano è pari a quella dedicata al grande Cabernet Sauvignon.



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