Rosè
C’è chi è abituato ad una cucina sostanziosa e il meglio che riesce ad abbinare ai piatti che mangia è un buon bicchiere di vino rosso, e poi c’è chi predilige una cucina più leggera, magari marinara, e tra i due opta sempre per il vino bianco. Più elegante, più raffinato, ma spesso meno strutturato. Infine, c’è chi segue la massima del filosofo tedesco Hegel, “la verità sta sempre nel mezzo”, ed ha sposato il vino rosato. Molto spesso, soprattutto tra i profani, si commette l’errore di considerare i vini e gli spumanti rosati come prodotti secondari, la cui importanza è sempre subordinata ai bianchi e ai rossi, ma non è così. Quando si parla di vino o spumante rosato si ha a che fare con una specialità a sé stante, con delle caratteristiche proprie e delle proprietà organolettiche tutte da scoprire. Perché al di là della filosofia, presa in prestito in queste righe, basta poco per innamorarsi del vino rosato. Basta provarlo una volta, nelle giuste condizioni, alla giusta temperatura e in accompagnamento alle giuste pietanze, per scoprire di trovarsi di fronte ad un prodotto speciale.
Nelle varie distinzioni che abbiamo operato tra le tipologie di spumanti che è necessario scindere, abbiamo dato finora poco spazio a questo prodotto. Lo spumante Rosè è in effetti qualcosa di unico ed inimitabile, un prodotto che vede la luce in tutte le regioni della nostra penisola, ma in particolare in quelle che vantano una certa padronanza in ambito spumantistico. E’ più facile, per esempio, trovarsi di fronte un Franciacorta Rosé che altri vini. Abbiamo portato l’esempio della massima terra italiana dedita alla produzione di spumante, tra le province di Bergamo e Brescia. Gode della denominazione DOCG ed è contraddistinto da un colore rosato elegante e raffinato, mentre al naso si presenta delicato, ma al contempo articolato e composito. Non considerato un prodotto di qualità inferiore rispetto agli spumanti classici, perché commettete un errore grave e, soprattutto, ignorate i fatti: questi dicono che in Italia lo spumante rosé è un prodotto di assoluto rispetto, che riceve apprezzamenti praticamente in tutte le regioni. Rimanendo in ambito spumantistico, è interessante notare come tra le varie distinzioni possibili c’è quella relativa alle uve utilizzate per la vinificazione. Si parla di Blanc des noirs, a proposito degli spumanti bianchi ottenuti dalla lavorazione di uve a buccia nera, di blanc des blancs, per spumanti che vedono la luce da uva bianca, e di rosé, per gli spumanti prodotti sulla base di vino rosato. Una trattazione a parte merita la variante Cremant, una speciale categoria di champagne prodotta senza l’aggiunta di anidride carbonica dall’esterno e soprattutto con un’aggiunta di zuccheri più bassa possibile, onde conferire a queste bottiglie un sapore fine e delicato. In Italia il massimo rappresentante della categoria è il Franciacorta Saten, fiore all’occhiello della produzione di questa zona.
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Tornando al nostro spumante Rosé, possiamo affermare senza ombra di dubbio che in un periodo come quello che stiamo vivendo, a un passo dalle feste natalizie e dalle cene più succulente dell’anno, brindare con una buona flute di Rosato fresco può rivelarsi un vero e proprio toccasana. Il segreto è sempre lo stesso: scegliere la marca giusta, bere responsabilmente e alle giuste temperature: come ogni altro spumante, anche il rosato va consumato ad una temperatura compresa tra i sei e gli otto gradi centigradi, preferibilmente in accompagnamento a piatti leggeri, oppure nel bel mezzo di un aperitivo. Al pari del Prosecco, infatti, il Rosé fa capolino sui tavoli di mezza Europa durante l’happy hour, per la sua freschezza, la sua versatilità e le note piacevoli che lo contraddistinguono. E poi, diciamoci la verità, bere rosato in occasione di un brindisi è anche un modo per rompere l’abitudine di farlo sempre con spumanti bianchi. Proprio perché quando si parla del rosato si parla di un prodotto tendenzialmente meno utilizzato, sceglietelo senza indugi, distinguetevi dagli altri e state pur certi che la vostra bocca ne godrà.
Ci sentiamo, alla fine di questo articolo, di darvi un consiglio, per esperienza vissuta. Se vi capita di accomodarvi al bar ed ordinare una flute di spumante rosato, assicuratevi che ciò che da dietro al bancone versano nel vostro bicchiere, sia effettivamente uno spumante rosato. Non sono pochi i bar che, per risparmiare o, più semplicemente, perché non hanno a disposizione bottiglie di spumante rosato, piuttosto che fare una figura poco edificante, versano nella flute dello spumante bianco e vi aggiungono un pizzico di colorante alla fragola. Non per tutti è facile accorgersene, quindi prestate attenzione nei minuti immediatamente successivi all’ordinazione. Un buono spumante rosato vanta nella maggior parte dei casi un bouquet fruttato e pienamente armonico, un sapore pieno contraddistinto dal lieve pizzicore sotto al palato. Un ultimo consiglio, prima di bere, annusate con cura: occhio ai sentori di fragola…
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